La prima, vera pagina dedicata alla fotografia e alle storie nascoste dietro di essa

LE FOTOGRAFIE CHE HANNO FATTO LA STORIA

La scomparsa di Elisa Lam

Esistono dei misteri che non possono che colpire l’osservatore (o in questo caso, il lettore) per la loro unicità. Questo in particolare è relativamente recente e per molto tempo non ha avuto una soluzione, risultando uno dei casi più assurdi e misteriosi al punto di meritare una FASCIA DARK.
La protagonista è Elisa Lam, una studentessa canadese di origini asiatiche di appena 21 anni. 
La giovane è in viaggio attraverso la California e arriva a Los Angeles il 26 gennaio 2013. Sceglie di soggiornare al Cecil Hotel, tristemente famoso per una serie di terribili morti legate alla struttura e per il degrado che lo circonda, che lo rende particolarmente economico e quindi molto frequentato da prostitute, tossicodipendenti e turisti con poco budget a disposizione.

Elisa soffre di depressione e disturbo bipolare, ma da quando è in viaggio non prende più i suoi farmaci, perché si sente decisamente meglio, grazie alla libertà e alle emozioni che prova in America. Non manca di telefonare ai genitori quotidianamente, per rassicurarli, ma soprattutto aggiorna costantemente il suo blog, dove parla della sua malattia mentale e del suo viaggio.E’ il 31 gennaio  2013 il giorno in cui Elisa avrebbe dovuto lasciare il Cecil Hotel per dirigersi a Santa Cruz. Tuttavia quel giorno, per la prima volta non telefona ai genitori che, allarmati, contattano subito la polizia di Los Angeles, che inizia immediatamente le ricerche. Vengono perquisite le camere, gli spazi comuni e il tetto dell’hotel, ma nemmeno i cani riescono a sentire traccia della ragazza: Elisa Lam sembra letteralmente scomparsa nel nulla. All’apparenza un banale caso di scomparsa, il fatto assume tratti inquietanti quando la polizia decide, il 15 febbraio 2013, di trasmettere un video sugli ultimi minuti in cui la ragazza è stata avvistata.
Il video non è che un nastro delle telecamere a circuito chiuso dell’hotel che riprendono la ragazza all’interno di un ascensore che sembra non funzionare. La qualità del video è molto bassa ed inoltre la marca temporale è oscurata, ma ci offre l’ultima ripresa della ragazza ancora in vita: Elisa entra in ascensore e pigia numerosi tasti, aspetta un paio di minuti che si chiudano le porte, ma vedendo che queste non intendono muoversi, inizia ad agitarsi guardandosi intorno, in apparenza, con l’intento di nascondersi da qualcuno. Torna sulla soglia e si appoggia alla parete, poi esce nel corridoio prima di rientrare rapidamente nella cabina e affacciarsi nuovamente.
Inizia poi a muoversi in modo anomalo: le braccia e le mani iniziano a muoversi a scatti e sembra apparentemente parlare con qualcuno. Poi si allontana. La porta dell’ascensore si chiude e comincia a funzionare di nuovo.

Da questo momento in poi si perdono le tracce di Elisa.La svolta il 19 febbraio 2013, quando viene finalmente ritrovata.Ma come viene ritrovata?
Da alcuni giorni gli ospiti dell’Hotel si lamentano dello strano sapore e colore dell’acqua e di un difetto della pressione della stessa. Questi reclami costringono il personale a prendere l’ascensore fino al 15esimo piano, a inerpicarsi su una rampa di scale fino al tetto e a salire su una scala a pioli per raggiungere un serbatoio d’acqua alto più di tre metri.
E’ all’interno della cisterna che il cadavere nudo di Elisa Lam che galleggia vicino ai suoi abiti. 
Non si sa in che modo, Elisa è riuscita ad accedere al tetto della struttura dell’hotel, zona rigorosamente chiusa a chiave in dotazione al solo personale di servizio dell’hotel, salire sul serbatoio della cisterna, sollevarne il coperchio per poi cadervi all’interno, richiudere il coperchio e morire affogata.
Dall’autopsia non emergono tracce di droga o stupefacenti e nessuna traccia di violenza viene riscontrata, lasciando la Polizia senza alcuna traccia da seguire.

Ad oggi, si pensa che la malattia di Elisa l’abbia condotta alla morte: il suo disturbo bipolare, aggravato dalla non assunzione di medicine, le avrebbe causato alcune crisi psicotiche con allucinazioni. Secondo la teoria della Polizia, proprio per scappare a quelle voci che sentiva, e forse a quelle persone che vedeva, Elisa è dunque probabilmente salita sul tetto, ed ha visto nella cisterna un rifugio, un luogo sicuro, lontano dal pericolo. Forse ci si è buttata dentro e ha richiuso il coperchio, aiutata dall’adrenalina, o forse ci è caduta dentro e successivamente un addetto dell’hotel, non accorgendosi del suo corpo senza vita, ha richiuso il coperchio.

Ad oggi, oltre alla versione ufficiale, sono in molti a pensare ad un omicidio o ad un mistero, poiché il video in ascensore sembrerebbe nascondere molti dettagli fondamentali a partire proprio dalla marca temporale nascosta. Si pensa addirittura che un minuto del video sia stato tagliato per nascondere qualcuno coinvolto nella storia.

L’unica cosa certa è la scomparsa di una giovane ragazza, che voleva solo viaggiare attraverso l’America.


Qua il video degli ultimi minuti conosciuti di Elisa Lam: https://youtu.be/3TjVBpyTeZM

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Volume dedicato alla “FASCIA DARK”, la rubrica più apprezzata dal pubblico. Una serie di racconti tratti da episodi veri e documentati sui più noti casi di cronaca nera che hanno segnato gli ultimi secoli.

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