La prima, vera pagina dedicata alla fotografia e alle storie nascoste dietro di essa

L’amicizia speciale di Ayrton Senna ed Angelo Orsi

Imola, 1 maggio 1994.
Solo il giorno prima, nel corso della sessione pomeridiana delle qualifiche del Gran Premio di San Marino, Roland Ratzenberger si è schiantato mortalmente contro il muro della curva intitolata a Gilles Villeneuve. In un clima di tensione, Ayrton Senna ha ottenuto la pole position e ha deciso di portare con sè una bandiera austriaca, per onorare Ratzenberger nel caso di una probabile vittoria.
La gara ha dunque inizio, ma al settimo giro la Williams di Senna esce di pista al Tamburello terminando la sua corsa contro il muro a bordo pista. L’impatto è tremendo e il puntone della sospensione anteriore destra si spezza, penetrando nella visiera del casco del pilota.
Angelo Orsi, reporter per Autosprint, si trova proprio nella postazione all’ingresso del Tamburello, pronto ad immortalare ogni momento della gara con la sua Canon. E’ quindi uno dei primi ad arrivare sul luogo dell’incidente e rimane pietrificato alla vista della Williams di Senna. Angelo Orsi infatti non è solo un reporter, ma anche un carissimo amico di Senna. Si sono conosciuti agli inizi della carriera del pilota e non si sono mai persi di vista.
Tuttavia, Angelo è un professionista e inizia a scattare foto seppur con il cuore pesante.
I suoi rullini vengono subito inviati in redazione, ma non appena arriva la notizia della morte di Ayrton, il fotografo chiede che lo scatto più duro, l’unico del pilota senza casco, ferito, venga distrutto e Carlo Cavicchi, direttore di Autosprint, accoglie la sua richiesta.
Nel frattempo, nell’autodromo si è già sparsa la voce che l’unico fotoreporter in possesso di materiale riguardo l’incidente sia Angelo e già arrivano puntuali decine di offerte con cifre da capogiro. Ma Angelo non tradirà mai Ayrton.

In foto Ayrton Senna e Angelo Orsi.
Copyright foto Angelo Orsi.
Autore Ercole Colombo.

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