La prima, vera pagina dedicata alla fotografia e alle storie nascoste dietro di essa

Lo scopone mondiale

11 luglio 1982. La nazionale italiana di calcio vince il suo terzo titolo mondiale.
Forse la foto più celebre del mundial spagnolo è proprio questa. Una partita a carte, una partita a scopone per l’esattezza. Al tavolo il capitano della nazionale Zoff, l’allenatore Bearzot, Franco Causio e il Presidente della Repubblica Pertini. Gli accoppiamenti sono Zoff-Pertini, Bearzot-Causio. Il tavolo è quello dell’aereo che riporta a casa gli azzurri dopo la trionfale finale. Sul tavolo, in primo piano, la Coppa del Mondo.
Bearzot non è un gran giocatore e al tavolo doveva sedere Cesare Maldini (allora allenatore in seconda). Ma Maldini si alzò nel momento sbagliato e la partita iniziò senza di lui. Di quel “match” Causio ricorda il punto decisivo, neanche fosse una partita di calcio: “Io ero in coppia con Bearzot, il presidente con Zoff. Io feci una furbata: calai il sette, pur avendone uno solo. Pertini lo lasciò passare e Bearzot prese il settebello. Abbiamo vinto così quella partita.”
Pertini si arrabbiò con Bearzot, per la giocata, e con Zoff, accusandolo di averlo fatto perdere. Il presidente amava giocare, ma non era una gran giocatore e in quell’occasione fu lui a sbagliare. Ma non lo ammise mai in pubblico, così come nulla disse Zoff. Ma a distanza di un anno, quando il portiere appese i guantoni al chiodo, Pertini mandò un telegramma al compagno di scopone, ammettendo la colpa della sconfitta: “Caro Zoff, io non dimenticherò mai la tua bravura nel Mundial et la tua bonarietà quando tuo compagno in una partita a scopone sull’aereo che ci riportava a Roma ti ho fatto perdere […] Vieni a trovarmi, giocheremo a scopone e cercherò di non fare più gli errori che mi hai giustamente rimproverato. Auguri mio caro Zoff.”

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