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Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

“Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”

Quante volte abbiamo letto queste prime parole della celebre poesia di Montale e quante volte l’abbiamo dedicata a qualcuno che ci manca infinitamente.

Anche se tutti ne conosciamo l’inizio, forse non tutti sanno come si conclude:

“Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio

non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.

Con te le ho scese perché sapevo che di noi due

le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,

erano le tue.

“Montale scrisse questi versi pensando alla moglie Drusilla Tanzi scomparsa quattro anni prima e soprannominata affettuosamente “Mosca” a causa della sua miopia, che la costringeva ad indossare degli occhiali dalle lenti molto spesse.

Ed ecco che le ultime parole della poesia acquisiscono un significato più intenso: Drusilla, i cui occhi erano appannati dalla miopia, era l’unica dei due capace di vedere la realtà delle cose, guidando il poeta nella sua esistenza.

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