Si dice che l’arte sia immortale ma spesso è certamente vulnerabile, come nel caso del Crocifisso di Santa Croce, attribuito a Cimabue e risalente alla seconda metà del XIII secolo. Questa magnifica opera fu semidistrutta a seguito dell’alluvione che colpì Firenze nel novembre del 1966. La tavola fu travolta dalle acque dell’Arno e gran parte della superficie dipinta si staccò irrimediabilmente. Oggi le fattezze dell’opera posso essere ammirate solamente tramite foto e testimonianze antecedenti l’alluvione in quanto, nonostante col passare degli anni l’opera sia stata sottoposta ad accurati restauri, attualmente, purtroppo, appare perduta ad amplissime porzioni.